Picabù Festival. Parte 1 [2022]

Verso un abbecedario del luogo comune

Torna il Picabù Festival, quest’anno con un’edizione doppia.
L’appuntamento annuale del collettivo abbiatense con gli stereotipi, i luoghi comuni e i cliché, prevede infatti più occasioni. Tra maggio e l’autunno saranno due gli appuntamenti proposti.
Supporto imprescindibile di questa edizione del Festival, ogni anno diverso per approccio e soggetti coinvolti, saranno le studentesse, gli studenti e le insegnanti delle scuole che hanno aderito al progetto collettivo per un Abbecedario del luogo comune.
Lanciato a ottobre 2021, l’abbecedario ha già visto una sua prima forma nel calendario 2022 di Picabù nella consueta edizione illustrata. Dalle prossime settimane invece, l’abbecedario troverà spazio negli appuntamenti del Festival, con l’obbiettivo finale di trasformarlo in un libro, così come lo scorso anno, tutto il lavoro fatto sul Bestiario dei luoghi comuni era diventato “Pigre Tigra Blu”, progetto editoriale con i racconti e le illustrazioni di autori e autrici rintracciati un po’ ovunque, in Italia.

Un primo appuntamento è sabato 28 maggio.
Dalle 10.00 del mattino, gli Istituti Alessandrini, Bachelet, Carducci e Lombardini esporranno, spiegheranno, argomenteranno tutti i lavori prodotti per il progetto nel cortile di cooperativa Rinascita. Sarà inoltre allestita un’area reading per le letture dei racconti e per le performance, tutto a cura delle ragazze e dei ragazzi che in questi mesi hanno prodotto e raccolto una quantità enorme di materiale. Testimonianze, racconti, percorsi fotografici, produzioni artistiche, interviste, partendo da parole che rimandano agli stereotipi con cui ci si scontra o con cui abbiamo a che fare durante le nostre giornate; la quantità di elaborazioni arrivate nella casella mail del collettivo Picabù ha sorpreso per l’ampiezza delle questioni sollevate, la profondità degli spunti, la ricchezza di sguardi e interpretazioni.
Alle 16.00 laboratorio per bambine e bambini.
Alle 18.00 lettura concerto con Sara Urban alla voce e Marta Fortis alla chitarra per delle letture tratte da Ferite a morte, libro di Serena Dandini. Una galleria di voci di donne – reali o immaginate – raccontate in prima persona con ironia, rabbia, disperazione, che nell’aldilà sono arrivate per mano di un marito, un padre, un amante, tutte vittime di una morte violenta e ingiusta.
Alle 21.00 concerto con i milanesi Al Doum & The Faryds, gruppo di 10 elementi che spazia dal punk al jazz, combinando afro music, jazz modale, rock e psichedelia. Un live che è un’esperienza sonora e visiva.

Il secondo appuntamento, in fase di costruzione, sarà nel prossimo autunno, con la presentazione in forma di mostra del materiale degli studenti, incontri più specifici sugli stereotipi in tema di migranti e richiedenti asilo, una caccia al tesoro tra stereotipi e i luoghi di socialità della città e la presentazione dell’Abbecedario che avrà finalmente, dopo tanto lavoro, una sua forma cartacea.